Vogliamo quindi ripartire dalle relazioni umane, dalla qualità dei contatti tra le persone, dalla voglia di uscire di casa per trovare casa. Siamo fortemente convinti dell’importanza dei corpi intermedi come spazi di comunità e partecipazione. Siamo certi che allargando questi spazi si possa dare una possibilità ad un’idea differente. Basta aver paura, ricominciamo a desiderare.
Sabato 24 marzo presso il Circolo Arci Bertinoro si è svolto l’VIII Congresso dell’Arci Forlì. Michele Drudi ha aperto i lavori con una relazione conclusiva dei mandati che l’hanno visto presidente di Arci Forlì. Al congresso hanno partecipato, oltre alle delegazioni dei circoli territoriali, rappresentanti delle associazioni e organizzazioni del territorio. Al termine dei lavori congressuali il nuovo Consiglio ha eletto Paolo Liverani nuovo presidente dell’associazione. Liverani è consigliere comunale a Forlimpopoli ed attuale presidente del Circolo Arci I Bevitori Longevi. Lo stimolo per il lavoro dei prossimi anni, proveniente dal documento presentato, dal titolo Di desideri e di paure, pone al centro la riflessione sulla coesione sociale, sulla ricostruzione di una società solidaristica e inclusiva e sul ruolo che l’Arci dovrà svolgere.
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In un presente dominato dal racconto della paura, da un sentimento di insicurezza che è diventato il terreno su cui costruire consenso e conflitto, vogliamo aprire il nostro ottavo congresso accostando a questa parola, ormai chiave dei nostri tempi, il desiderio. Vogliamo liberarci dalle paure ma allo stesso tempo vogliamo riappropriarci della possibilità di desiderare e costruire il prossimo futuro, partendo dalla nostra identità associativa, dagli strumenti che abbiamo e da quelli di cui ci doteremo.
Programma dei lavori: Ore 9,00 ricevimento delegati e invitati 9,30 apertura dei lavori congressuali: relazione introduttiva 10,00 saluti degli invitati e interventi dei delegati 12,00 elezione organismi dirigenti 12,30 chiusura Congresso 12,45 Pranzo #wetoogether: l’Arci raccoglie l’appello di non una di meno e partecipa
allo sciopero globale delle donne Sarà presente alle iniziative che si terranno in tutta Italia Anche l’8 marzo di quest’anno, in diverse parti del mondo le donne si mobiliteranno per il secondo sciopero globale – il primo fu l’anno passato - astenendosi da ogni attività lavorativa e di cura nei luoghi di lavoro, nelle fabbriche, nei supermercati, negli asili, nelle case, nelle scuole, nelle strade. Se si fermano le donne, il mondo si ferma. Nessuna deve mancare, nessuna deve subire. Scioperiamo per tenere alta l’attenzione sulla violenza di genere, sui troppi femminicidi o episodi di violenza e sottomissione che le donne sono costrette a subire ogni giorno. Scioperiamo contro la precarietà, la dequalificazione, lo sfruttamento sul posto di lavoro. Scioperiamo perché abbiamo il diritto di andare in maternità senza la paura di perdere il posto di lavoro. Scioperiamo dai ruoli, dai generi, dalle imposizioni di regole che distruggono la vita. Scioperiamo dentro e fuori i luoghi di lavoro, per le precarie, le disoccupate, le pensionate, le studentesse, le italiane senza cittadinanza, le casalinghe. Non una di meno! L’Arci ha raccolto anche quest’anno l’appello di non una di meno e parteciperà allo sciopero globale delle donne. Sarà inoltre presente alle tantissime iniziative che si terranno in tutta Italia. Da Aosta a Bari, da Firenze a Reggio Calabria, da Modena a Cagliari, da Trieste a Palermo sono decine le città in cui si terranno iniziative: spettacoli teatrali, cinematografici, speak corner, letture collettive, cortei. A Roma, parteciperemo al corteo che partirà alle 17 da Piazza Vittorio Emanuele II con la nostra presidente nazionale Francesca Chiavacci. Roma, 7 marzo 2018 |
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