In tutta Italia l’Arci parteciperà alle iniziative promosse dall’Anpi All’incontro che si terrà nell’aula Giulio Cesare del Comune di Roma interverrà la presidente nazionale Arci Francesca Chiavacci Il 28 ottobre di 95 anni fa i fascisti marciarono su Roma, per impadronirsi delle istituzioni e imporre il regime in tutta Italia. Oggi, dopo quasi un secolo, movimenti e gruppi che si rifanno all’ideologia fascista minacciano di riappropriarsi di quella data, con una nuova marcia su Roma, per riaffermare valori antidemocratici e razzisti. L’Anpi si è immediatamente mobilitata contro questa pericolosa farsa e ha lanciato iniziative in tutto il Paese con la parola d’ordine ‘L’antifascismo in marcia’. L’Arci, saldamente ancorata ai valori dell’antifascismo e della Resistenza, sarà a fianco dell’Anpi. La presidente nazionale dell’Arci, Francesca Chiavacci, interverrà all’incontro che si terrà a Roma, nell’aula Giulio Cesare del Comune, nella mattinata del 28.
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Condanniamo la violenza della Policia National e della Guardia Civil sulla popolazione inerme ai seggi in Catalogna domenica 1 ottobre ed esigiamo che si faccia luce sulle responsabilità politiche di una aggressione che non può trovare cittadinanza in uno Stato europeo del ventunesimo secolo.
Il fatto che, per la attuale Costituzione spagnola, il referendum fosse illegale in alcun modo giustifica la violenza contro una grande e nonviolenta espressione di partecipazione popolare. I problemi politici si risolvono con la politica. Facciamo appello urgente a una mediazione internazionale, per trovare una soluzione condivisa attraverso il dialogo e l’accordo, che eviti il ricorso ad atti unilaterali. Chiediamo al governo spagnolo e a quello catalano di facilitare la ricerca di tale soluzione, alle forze politiche e sociali di tutta Europa di sostenere questo obiettivo. L’Unione Europea, che interferisce in permanenza in scelte essenziali dei propri paesi membri, non può continuare a ripetere che il conflitto aperto fra la Catalogna e il governo spagnolo è un affare interno di uno stato. E’ un affare europeo, non solo perché il destino della Spagna e della Catalogna avranno influenza su tutta l’Europa, ma perché il modello di democrazia e di convivenza in Europa è questione che riguarda tutti e tutte. E’ interesse di tutto il continente trovare modi per dirimere la questione in modi pacifici, avanzati, produttori di maggiore democrazia, diritti, partecipazione. Francesca Chiavacci - Presidente Nazionale ARCI Martina Carpani - Rete della Conoscenza Andrea Torti - Link Coordinamento Universitari Francesca Picci - Unione degli Studenti Rossella Muroni - Presidente Nazionale Legambiente Nicola Fratoianni - Segretario Sinistra Italiana Giuseppe Civati - Segretario Possibile Arturo Scotto - Articolo 1 MDP Movimento Democratico e Progressista Maurizio Acerbo - Segretario Rifondazione Comunista Roberto Musacchio - L’Altra Europa con Tsipras Lorenzo Marsili - DiEM 25 Roberto Morea - Transform Italia Alfiero Grandi - presidente Associazione Rinnovamento Sinistra Vincenzo Vita - presidenza ARS Alfonso Gianni - direttivo Coordinamento Democrazia Costituzionale Monica Di Sisto - Fairwatch Marco Bersani - Attac Italia Silvia Stilli - Portavoce AOI Daphne Buellesbach - European Alternatives Domenico Rizzuti - Forum per la Cittadinanza Mediterranea Nicola Vallinoto - Comitato Centrale Movimento Federalista Europeo Lamberto Zanetti - Istituto studi sul Federalismo Paride Beccarini Roberto Castaldi - CesUE Centro Studi Unione Europea Vittorio Bardi - Associazione Sì Energie Rinnovabili Marco Revelli - sociologo Francesca Fornario - giornalista Moni Ovadia - artista |
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Agosto 2018
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