Dialogo con Ignazio Marino a partire dal libro "Un marziano a Roma" (Feltrinelli, 2016).
Introdurrà Gian Piero Pedretti e Carmelo Pecora leggerà articoli della Costituzione. Organizzano Comitato per il NO di Forlì, Anpi e Arci.
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Una piccola grande rivoluzione per la più grande associazione culturale italiana e per chi si associa.
Da quest’anno cambia la validità della tessera. L'adesione all’Arci varrà dal primo ottobre al 30 settembre e non seguirà più l'anno solare, allineandosi così all'avvio delle attività sociali e culturali delle quasi 5000 basi associative, che coincide spesso con l'inizio dell'autunno. Questo cambiamento per circoli e socie e soci, vecchi e nuovi, è un passaggio importante e interessante per un’associazione che nel 2017 compie 60 anni e che è stata in grado in tutto questo tempo, attraverso la sua miscela di divertimento e impegno, di interpretare e agire sui cambiamenti della società italiana, rinnovandosi, aprendosi alle nuove generazioni e proponendo il suo punto di vista sulla promozione della cultura, della partecipazione, della socialità. È una novità che giunge non solo in prossimità del nostro sessantesimo anniversario ma si inserisce in un quadro che vede l'associazione impegnata per sviluppare ulteriormente la propria proposta di socialità e cultura, facendola conoscere a chi ancora non l'ha incontrata. Da un lato consolidando e ampliando, attraverso la tessera, le possibilità di fruizione di attività, servizi e promozioni e sostenendo il lavoro dei gruppi dirigenti locali per promuovere la partecipazione di socie e soci ai circoli. Dall'altro mettendo in campo iniziative specifiche per favorire la nascita di nuovo associazionismo, come le agevolazioni previste per quei gruppi che vogliano creare un'associazione o un circolo in territori e luoghi in cui la presenza dell'Arci non è ancora diffusa o per quelle realtà associative i cui organi direttivi siano composti in prevalenza da donne o persone under 35. Con questo stesso obiettivo l'associazione ha lanciato il Bando di concorso per progetti e idee innovative per lo sviluppo associativo della rete Arci, che prevede l’opportunità di accesso agevolato al microcredito (c'è tempo fino il 10 ottobre e tutte le informazioni si trovano sul sito www.arci.it). Per l'Arci il 2016 si chiude con numeri confortanti: 1.075.000 soci, 108comitati territoriali, 19 comitati regionali, 4.723 circoli distribuiti su tutto il territorio nazionale. Dati che dicono come dell'Arci ci sia bisogno e che testimoniano efficacia e attualità del nostro multiforme e plurale associazionismo, fondato su un principio evidentemente ancora valido e che abbiamo voluto ribadire anche sulla tessera 2016/2017: da sessant'anni sempre aperti. L’ARCI si è impegnata in occasione del suo ultimo congresso, a sviluppare, consolidare e ampliare il proprio insediamento territoriale. Senza un radicamento sociale ampio e stabile, senza una relazione diffusa con le dinamiche che attraversano le nostre città, senza un’interpretazione adeguata della crisi che sta attraversando la nostra società, in tutte le sue parti, senza una presenza diffusa nei territori e nelle comunità locali, nel rapporto diretto e quotidiano con migliaia di persone in carne e ossa, è difficile svolgere in modo adeguato un ruolo di promozione sociale.
Lo sviluppo associativo, che deve essere realizzato e promosso su piani e con strumenti diversi, prevede nel bilancio preventivo pluriennale 2016-2018 l’istituzione di un fondo finalizzato alla facilitazione dell’accesso per circoli e associazioni ARCI al micro credito così da favorire la promozione e l’avvio di idee e progetti associativi innovativi. Il presente concorso si rivolge ai 114 Comitati territoriali ARCI affinché selezionino e candidino un intervento progettuale innovativo da realizzare per tramite di un nuovo soggetto associativo o una base associativa già esistente cui garantire un accesso facilitato al credito. Ciascuna di queste idee dovrà essere presentata alla Direzione nazionale ARCI, entro la data indicata al punto 15, da un Comitato territoriale secondo le seguenti regole:
ALLEGATO 1: Modulo di partecipazione ALLEGATO 2: Informazioni sulle condizioni della linea di credito fonte http://www.arci.it/blog/notizie-arci1/news/il-concorso-progetti-e-idee-innovative-lo-sviluppo-associativo-della-rete-arci/ Associazioni, sindacati, reti e ong hanno inviato una lettera aperta a Federica Mogherini, Alto Rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri, in cui esprimono profonda preoccupazione per la deriva autoritaria assunta dal governo turco. Il prolungamento dello stato d’emergenza e la sospensione della Convenzione Europea dei Diritti Umani aprono scenari drammatici, mentre il presidente Erdogan con sistematiche epurazioni sta eliminando qualsiasi luogo di produzione di idee critiche, nelle scuole, nelle università, nei media, nella magistratura. Sono più di 60mila gli insegnanti, i magistrati, i funzionari pubblici, i giornalisti sollevati dal loro incarico, mentre sono state incarcerate 13mila persone, e il numero, in entrambi i casi, cresce costantemente. Di fronte a questo scempio della democrazia, le istituzioni e i governi europei non hanno purtroppo reagito con la necessaria fermezza. L’UE sta dimostrando di essere vittima del ricatto esercitato dal governo turco data la sua posizione strategica nella regione. Ma nessuna ragion di stato può giustificare il silenzio europeo di fronte alle violazioni dei diritti umani e agli arresti indiscriminati. Alla Mogherini viene chiesto di mettere in campo tutte le azioni possibili per fermare il disegno autoritario di Erdogan, a cominciare dalla sospensione del processo di integrazione europea e dell’accordo sui migranti. Da parte loro, i firmatari si impegnano a promuovere in Italia e in Europa azioni di solidarietà col popolo turco, con l’obiettivo di arrivare a un grande appuntamento europeo per impedire ad Erdogan di cancellare la democrazia in Turchia. In Italia è in programma già per domani un sit-in nei pressi dell’ambasciata turca. Dopo quello che si è tenuto mercoledì scorso per la libertà di informazione, quello di domani, promosso da Flc-Cgil, Cisl scuola e Uil scuola, avrà al centro la difesa del sistema dell’istruzione. Per sottoscrivere la lettera cliccare su http://www.progressi.org/turchia Primi firmatari: Arci, Legambiente, Libera, Centro Astalli, Acli, Flc-Cgil, Fnsi, CittadinanzAttiva, Fiom-Cgil, Auser, Slow Food, Rete della Pace, Focsiv, Aiab, Articolo 21, Arci servizio civile, Asgi, Cies,Cime, Cnca, Cospe, Gruppo Abele, Federbio, Link, Lunaria, Mani Tese, Movimento difesa del cittadino, Movimento nonviolento, Progressi.org, Rinnovabili.it, Un ponte per…, Rete della conoscenza, Rete studenti medi, Sei-Ugl, Sì rinnovabili No nucleare, Tavola della Pace, Uds, Udu, Uftdu, Ambiente e lavoro, Comuni virtuosi, Medici per l’ambiente, Centro volontariato int. Udine, Coordinamento comasco per la pace. Ufficio stampa: Andreina Albano 3483419402 – albano@arci.it Alice Scialoja: 3393945428 – a.scialoja@legambiente.it Roma, 25 luglio 2016 fonte: http://arci.it/news/comunicati/comunicati-arci-2016/lunione-europea-fermi-la-repressione-turchia-lettera-aperta-di-associazioni-sindacati-ong-federica-mogherini/ di Andrea La Malfa, referente nazionale Arci Memoria e Antifascismo, e Davide Vecchiato, coordinatore nazionale Arci Antimafia sociale e legalità democratica La conoscenza dei fatti storici è per le giovani generazioni non solo un modo di confrontarsi con il passato, ma anche di acquisire delle chiavi di lettura per il presente e una base critica per la costruzione del proprio futuro. Su questa convinzione abbiamo basato il lavoro della funzione delegata sulla Memoria e sulla Resistenza. I viaggi di memoria dedicati alla comprensione dello sterminio nazista in Europa e alla memoria storica della Resistenza hanno permesso all’Arci di accumulare un’esperienza importante.Altra questione riguarda i rapporti interni alla nostra associazione: è necessario mettere insieme le conoscenze acquisite nelle diverse attività che proponiamo, anche tramite le similitudini dei progetti e le relative differenze. La pubblicazione di Appunti di Antimafia - Breve storia delle azioni di Cosa Nostra e di coloro che l’hanno contrastata nasce sulla base di questi due presupposti. Da una parte la consapevolezza che per far capire ai giovani cosa sia la mafia non si può non partire dalla conoscenza storica del fenomeno: diversamente si rischia una banalizzazione della mafia che si limita alla dicotomia ‘buoni’ e ‘cattivi’, tralasciando le radici sociali che garantiscono in consenso e il radicamento territoriale delle organizzazioni criminali. Dall’altra l’idea che sia possibile all’interno dell’Arci mettere in campo progetti trasversali rispetto agli schemi organizzativi e alle competenze maturate, in questo caso tra la funzione delegata sulla Memoria e sulla Resistenza e la Commissione Antimafia sociale e legalità democratica. Il manuale storico è basato sulla storia della mafia siciliana e del movimento antimafioso: dall’Unità d’Italia al fascismo, dalla strage di Portella della Ginestra al movimento di Comiso, fino all’escalation degli attentati degli anni ’90 e ai giorni nostri. Un lavoro pensato in particolar modo per le esperienze sui beni confiscati in Sicilia. La parte storica è integrata con proposte di attività e laboratori che verranno distribuite ai coordinatori dei campi. Appunti di Antimafia verrà presentato mercoledì 25 maggio, alle 14.30 presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati. Una data evocativa, quella dei funerali delle vittime della strage di Capaci, uno dei momenti in cui la distanza tra il movimento antimafia e le istituzioni è stata massima. Con questo lavoro l’Arci riprende il filo della memoria da trasmettere ai giovani: anche per questo abbiamo dedicato il manuale a Mario Nicosia, sopravvissuto a Portella della Ginestra, instancabile testimone, che ci ha lasciato pochi giorni fa. Il concetto di ‘antimafia’ è una parola che nasce ricalcandone un’altra, altrettanto forte, della nostra storia: ‘antifascismo’. E anche i ragazzi e le ragazze dell’Arci sono interessate al tema del contrasto alla criminalità, all’ingiustizia. Ringraziamo gli autori e tutti coloro che si sono adoperati per la realizzazione di questa libro, che ci consente di riappropriarci e mettere a sistema tutte le esperienze di lotta per i valori di giustizia e democrazia. Vorremmo dire ai giovani che leggeranno queste righe, magari durante l’estate o dopo aver partecipato a un campo della legalità, che il contrasto alle mafie non può essere solo teorico. È quindi giusto valorizzare tutte quelle persone che vogliono contribuire, con le proprie azioni, al cambiamento di questa nostra difficile e complessa società. Questo libro ha anche questa piccola ambizione. Buona lettura! Fonte: Arcireport, 19 maggio 2016 |
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